Case in legno. Come scegliere il tecnico che mi segua al meglio?

Classica domanda che ci si pone quando si inizia a valutare la costruzione della propria casa in legno.

Rispondere è estremamente difficoltoso lasciando in balia del “nulla” il povero malcapitato che cerca di tutelarsi, non farsi fregare e scegliere il meglio.

Di risposte a questa domanda ne ho date e sentite tante, anche di sensate:

  • Cerca tra i vari consulenti Anab, Casaclima, Passivhaus, ecc. ecc;
  • Chiedi a altri committenti attraverso i forum di settore;
  • Chiedi appuntamenti a più tecnici che già lavorano nel mondo del legno. Una volta individuato il professionista “esperto” chiedigli di farti visionare disegni esecutivi dei suoi progetti. Se vedi dei dettagli ben strutturati allora inizia a valutarlo come possibile candidato;
  • ecc.

Risposte assolutamente sensate e da considerare. 

Manca però la consapevolezza della scelta oculata e per certi versi “certa”.

Modifichiamo la domanda.

Come scegliere con certezza il tecnico che mi segue? 

  • Quand’è che posso ritenere di aver acquisito certezza
  • Quando non si ha più motivo di dubitare… 
  • Come comunicare “certezza” ad una persona che cerca un Professionista “estraneo”?

Tre aspetti fondamentali per comunicare ed ottenere certezza:

  1. Essere estremamente competenti e saperlo comunicare;
  2. Essere entusiasti e saperlo comunicare;
  3. Lasciare il segno.

Trasformiamoli in azioni concrete a cui riferirsi nella prossima ricerca della Mary Poppins tra i Tecnici. 

Armatevi di tempo e strutturate la ricerca in questo modo:

  1. Compilate un elenco di tecnici che vi possano “ispirare” (3 o 4 vanno bene, non esagerate);
  2. Partite da una semplice telefonata conoscitiva dove spiegate il vostro interesse e la vostra ricerca della “Mary Poppins” tra i tecnici prestando attenzione a;
    1. Tentare di scorgere non tanto il suo desiderio di avervi come cliente, quanto la volontà di trasmettervi “senza impegno” le sue conoscenze aiutandovi ed indirizzandovi nelle vostre future scelte (una specie di servizio gratuito telefonico);
    2. Valutare la sua voglia di incontrarvi chiedendo a lui cosa propone di parlare al primo incontro. Se rimane solamente sul comprendere le vostre necessità iniziate a pensare che sia un “burocrate del legno” e forse non è la persona adatta, se Percepite che vi prospetta un incontro che sappia andare oltre e vi sappia indirizzare nelle scelte prossime allora passate alle fasi successive.
  3. All’incontro non risparmiatevi con le domande (sia chiaro che da parte vostra deve esserci un minimo di consapevolezza di quello che volete).
    1. Vostro compito è quello di presentarvi con i dati essenziali, terreno, budget a disposizione, necessità richieste sugli spazi, ecc. 
    2. Suo compito è quello di saper argomentare e nello stesso tempo sapervi riorganizzare le idee con nuova logica e visione che è quella di chi sa muoversi con semplicità nel mondo del legno:

A questo punto dovreste avere idee più chiare rispetto a chi vi ha saputo approcciare mediante certezze piuttosto che nozioni.

Attenzione, certezze vostre non sue.

Prima di congedarvi (se avete notato che può fare al caso vostro) chiedetegli di formularvi un preventivo e di fissare un nuovo appuntamento dove ve lo possa argomentare. 

Il nuovo appuntamento è utile per riuscire ad approfondire gli ultimi aspetti che vi serviranno per la decisione finale.

Ultimo incontro con il tecnico (se ve ne servono altri non abbiate paura di comunicarlo al soggetto individuato). L’obiettivo di questo incontro è di verificare quello che viene definito come il doppio livello comunicativo, il contenuto e la relazione.

Per il contenuto dovrai uscire da questo incontro con ulteriori chiarezze rispetto al mondo di cui ti stai interessando.

Per la relazione dovrai valutare il grado di empatia e di fiducia che ti comunicherà. 

Esigi di uscire con la consapevolezza di poter scegliere la persona in grado di acquisire la tua fiducia

Chieditelo e risponditi.

Risposte di alcuni clienti sul perché hanno dato fiducia alla mia professionalità:

  • Ho dato fiducia perché mi sono sentito accompagnato in ogni scelta anche molto tecnica;
  • Ho dato fiducia perché ho percepito una sorta di laicità rispetto al miglior modo di costruire;
  • Ho dato fiducia perché ho sentito estrema chiarezza di visione
  • Ecc. ecc.

Sono sensazioni e le sensazioni possono essere differenti,

Importante è averle e sapervi dare almeno una risposta.

Spero di esservi stato utile rispetto a come individuare la Mary Poppins dei tecnici. Ricordatevi che Mary Poppins non era accondiscendente verso il datore di lavoro (Mr. Banks) ma sicura rispetto alle proprie capacità.

Sappiate imparare, ascoltare e scegliere con cognizione.